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Incontri gay a Napoli: I 7 consigli di un insider brasiliano

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Napoli nasconde una scena gay calorosa ma discreta. Grindr è la tua chiave per incontri veloci, Spazio Nea, il bar imperdibile della scena napoletana 🍹✨ La discrezione rimane essenziale in certi quartieri, ma pazienza e avventura valgono la pena: qui, i legami sono più autentici. Tra noi, questa dualità rende Napoli davvero unica. 💙

Non è facile trovare la tua tribù gay a Napoli? Tra conservatorismo e calore mediterraneo, gli incontri gay a Napoli riservano più sorprese di quanto pensi. Dopo 5 anni qui, tra lavoro nei club e notti sotto le luci di Spazio Nea, ti svelo i codici della scena locale. Che tu cerchi l’anima gemella o una serata scatenata, segui la mia guida: Napoli nasconde tesori di autenticità che le app non mostrano. 🌈 Grindr ha i suoi codici locali, e le feste underground in appartamento valgono i club VIP. Questo mix di sfida e passione è ciò che rende ogni connessione così unica. 🍹

  1. Napoli, una città di contrasti per la comunità gay
  2. Le app di incontri gay a Napoli: la mia guida per navigare online
  3. Dove uscire? i miei indirizzi imperdibili per incontri gay a Napoli
  4. Oltre i bar: la vita comunitaria e gli eventi da non perdere
  5. Sicurezza e discrezione: i miei consigli per vivere la tua vita gay serenamente a Napoli
  6. I migliori quartieri gay-friendly (e quelli da conoscere con prudenza)
  7. Napoli vs il resto d’Italia: cosa ho imparato in 5 anni
  8. La mia parola finale: la tua nuova “famiglia” ti aspetta a Napoli

Napoli, una città di contrasti per la comunità gay

Quando sono arrivato dal mio Brasile natale 5 anni fa, pensavo che l’Italia sarebbe stata una destinazione gay-friendly. 🌈 Napoli mi ha presto ricordato che il Sud Italia non è Milano o Roma. Qui, la cultura familiare e l’influenza cattolica segnano ancora le mentalità. I giovani sotto i 35 anni sono più aperti, ma la generazione dei miei colleghi di 50 anni non esita a lanciare un “statte accorto” (attento) se mostri troppo affetto per strada. Un giorno, un ragazzo ha persino fischiato “e che te ne fottene?” (e che te ne frega?) dopo un avvertimento simile. Sono questi momenti che mi hanno fatto capire che Napoli è una strana miscela di tensione e libertà.

La scena gay napoletana? Discreta ma unita. 🍹 A differenza di Roma, niente quartiere dedicato ne club gay permanente come il Qube. Tutto ruota intorno a Spazio Nea, un bar iconico della città di Napoli. È qui che ho incontrato i miei primi amici, poi la mia “famiglia gay”. Una sera, un ragazzo mi ha persino ospitato dopo che il mio coinquilino etero ha scoperto le mie foto con un ragazzo su Grindr. “Ammunì, stai a casa mia” (fratello, resta da me), mi ha detto senza nemmeno conoscermi. Questa è Napoli: calorosa, ma alle sue condizioni.

I codici da padroneggiare? Prima di tutto, dimentica i baci languidi nei Quartieri Spagnoli. La discrezione si impone nelle zone popolari. Al contrario, sul Lungomare o al Vomero, tenere la mano del tuo appuntamento va bene. Impara qualche parola in dialetto: “che belle” (che bello) o “uagliò” (ragazzo) scatenano sorrisi. Una sera, ho detto “uagliò, ma quanta figa” (ragazzo, ma sei bellissimo) a un ragazzo carino al bar. Tutti hanno riso e lui è venuto a offrirmi da bere. Diffida dei gesti esagerati dei napoletani: non è necessariamente un approccio, solo il loro modo di vivere. Dopo 5 anni qui, te lo dico: Napoli mescola conservatorismo e passione. Trovare il proprio posto richiede tempo, ma una volta dentro, capisci perché la chiamano la “città dell’amore” (città dell’amore), anche per i gay.

Le app di incontri gay a Napoli: la mia guida per navigare online in tutta sicurezza

A Napoli, le app sono il tuo miglior alleato quando arrivi. Fidati di me, ho testato tutte le alternative. Qui, Grindr domina. Vuoi contatti veloci? È l’app imperdibile. Mix di locali (maggioranza) e turisti, con un’energia pazzesca nei quartieri Chiaia o Vomero. Queste zone attirano giovani attivi o expat, più aperti a parlare dal vivo dopo uno scambio online. Ma dimentica le discussioni profonde fin dall’inizio. Grindr è pratico per un primo contatto, non per filosofare sulla vita 😂.

Per scambi seri, Hornet è un’ottima opzione. La sua community è impegnata, ideale per chi cerca più di un’avventura di una notte. Il suo feed social ti tiene aggiornato sugli eventi di Spazio Nea, come i drag show di Karma B o le serate elettro di Riot. Romeo.com, popolare in Europa, attira un pubblico maturo (30-55 anni) con profili ultra-dettagliati. È lì che ho incontrato Ale, un locale che condivide la sua esperienza nelle testimonianze. Perfetto per legami duraturi, ma preparati a discussioni più lunghe prima di passare al reale.

Scruff e Growlr hanno una presenza discreta a Napoli. La comunità bear esiste, ma è più attiva al Nord Italia. Gli eventi, come le bear party, sono rari (2-3/anno). Per gli appuntamenti, controlla i gruppi Facebook “Bears Napoli” o chiedi agli abituali di Spazio Nea. In estate, le serate si svolgono spesso in luoghi privati, come giardini o ville isolate. Un’atmosfera intima, ma prevei)di un codice d’accesso o un invito discreto per accedervi ⚠️.

Un dettaglio da tenere a mente: i profili senza volto dominano. Perché? Molti sono closeted, vivono con i genitori, o temono di essere riconosciuti. La discrezione è una norma qui. Se un ragazzo tarda a mostrarti il suo volto, non arrabbiarti. È solo la realtà napoletana. Io stesso ci ho messo due mesi prima di vedere il mio primo incontro qui! E credimi, è una regola d’oro: mai foto del tuo volto se vuoi evitare pasticci familiari.

Geolocalizzazione: la tua alleata a doppio taglio. Napoli è una città piccola dove incontri presto un collega o un cugino. Su Grindr, maschera la tua distanza, evita di mostrare pubblicamente il tuo profilo se vuoi rimanere discreto. Io metto una foto sfocata e disattivo la condivisione della posizione in tempo reale – troppo rischioso. Tra noi, Napoli non è Roma o Milano: qui, un semplice “visto a 500 metri” può costarti una scenata con la tua mamma 😅.

Un ultimo trucco da insider: sii tranquillo con i tempi di risposta. I ragazzi rispondono a volte ore dopo, soprattutto in famiglia. Non è ghosting, solo la cultura locale. E se cerchi un’opzione bis, i gruppi Telegram privati (accesso tramite Spazio Nea) sono veloci per trovare una serata improvvisata. Ma shh, è il nostro segreto… Invece, evita Tinder se vuoi incontri immediati: l’approccio è più delicato qui, ma i ragazzi sono spesso bloccati nel closet familiare. Per riassumere: privilegia Grindr e Hornet per l’essenziale, esplora romeo.com per il serio, e mantieni il sorriso: la famiglia gay napoletana vale tutte le app del mondo ✨.

Dove uscire? i miei indirizzi imperdibili per incontri gay a Napoli

Il cuore pulsante della comunità: Spazio Nea

“Tra noi, se vuoi integrarti nella scena gay di Napoli, Spazio Nea è il tuo passaggio obbligato“. È il nostro QG comunitario centrale, con un team che conosco bene.

Situato in vico Belledonne a Chiaia 18, è l’unico bar gay visibile qui. Cocktail sapienti, aperitivi buffet, serate drag/karaoke… Atmosfera calorosa, aperto 19-2 in settimana, 4 il weekend. Happy hour 18-21, cocktail 6-10€.

Le altre perle gay-friendly del centro

Direzione Kinky Bar (via Cisterna 20) per iniziare. Non esclusivamente gay ma accoglienza top, atmosfera alla moda, cocktail creativi.

Il mio My Way Caffè (vico Belledonne a Chiaia) è perfetto per prendere un aperitivo tranquillo o un caffè. Terrazza simpatica, aperto fino a mezzanotte, ideale per uno spuntino dopo discoteca.

Cerchi un contesto chic per un appuntamento? I bar di via Chiaia con terrazze sono perfetti. Atmosfera elegante, clientela benestante, PDA tollerati. Vista mozzafiato sul mare.

La realtà del clubbing napoletano

“Tra noi, bisogna essere chiari: Napoli non ha un club gay fisso come a Roma”. Niente Qube qui! Le serate si svolgono in luoghi itineranti. Segui Spazio Nea su FB/Insta per Riot (elettro/house) o Bear party.

Le feste private in appartamento sono tipiche. Per accedervi, devi prima farti conoscere nei bar come Spazio Nea – chiedi agli abituali per i buoni indirizzi!

Il mio carnet di indirizzi per i tuoi incontri gay a Napoli
Nome del locale Tipo Quartiere Atmosfera & Specificità Il mio consiglio di Vic ✨
Spazio Nea Bar gay iconico Chiaia Cuore della comunità, aperitivo, serate drag/karaoke “Il passaggio obbligato. Diventa un abituale per integrarti davvero.”
Kinky Bar Bar LGBT-friendly Centro Storico Alla moda, cocktail creativi, clientela giovane “Perfetto per un primo drink prima di Spazio Nea.”
My Way Caffè Caffè/Bar gay-friendly Chiaia Terrazza piacevole, atmosfera rilassata “Ideale per un appuntamento di giorno o aperitivo tranquillo.”
Bar di Via Chiaia Bar con terrazza Chiaia Chic, elegante, clientela benestante, tollerante “Per un appuntamento più romantico e mostrarsi un po’.”
Serate “Riot” Serata club itinerante Variabile Elettro/pop, pubblico giovane e festivo “Segui la loro pagina Insta per non perdere la prossima.”

Oltre i bar: la vita comunitaria e gli eventi da non perdere

Tra noi, Napoli ha un bel mancare di club gay fissi, la sua comunità si organizza diversamente. Se vuoi davvero integrarti, l’ARCIGAY Napoli “Antinoo” è il tuo punto di partenza. Questa associazione, attiva da oltre 30 anni, propone dibattiti culturali, workshop, proiezioni queer, e supporto psicologico o legale. Il mio consiglio da insider? “Vai per gli incontri, resta per la solidarietà. Ho visto amici attraversare crisi insieme, è una vera famiglia“, come diciamo qui. Non perdere nemmeno il loro Antinoo Movie, festival di cortometraggi LGBTQ+ aperto ai nuovi talenti locali.

Il momento clou dell’anno? Il Naples Pride, generalmente a giugno. Anche se è meno imponente di Roma (20.000-50.000 partecipanti contro 500.000), l’atmosfera è unica. Il corteo parte spesso da Piazza Dante, attraversa via Toledo, e finisce a Piazza Plebiscito. Nel 2025, il Vesuvio Pride il 18 settembre reinventa l’evento. Capirai perché il mio coinquilino , mormorava: “Qui, l’orgoglio non è solo colori. È una rivoluzione dolce. 🌈” Non perdere nemmeno il Pride Village, spazio effimero con stand, animazioni gratuite e concerti prima del corteo.

Niente panico se le uscite di gruppo ti stressano: i napoletani sono ultra-attivi online. Ecco i miei indirizzi segreti:

  • Napoli LGBT+ (2.000+ membri): il tuo filo d’oro per le serate nascoste o i concerti alternativi. Il gruppo discute anche delle campagne nazionali come l’IDAHOBIT o il TDOV. Ci ho persino trovato le date delle Serate teatro queer al Karol Theater!
  • Gay Napoli e Bears Napoli: per le nicchie che contano, come gli aperitivi informali. Serate organizzate in riva al mare, ne ho persino viste!
  • Expats LGBT Napoli: indispensabile per connettersi con cervelli brasiliani, francesi o quebecchesi. Si condividono indirizzi, alloggi… Ci ho persino trovato il mio coinquilino!

Per i gruppi Telegram, è più discreto. “Il meglio è chiedere a un abituale di Spazio Nea”, mi confidava una sera un cameriere. Una volta nella comunità, capirai: qui, tutto si merita… ma si condivide con calore. 💃

Sicurezza e discrezione: i miei consigli per vivere la tua vita gay serenamente a Napoli

Ti parlerò con tutta franchezza, la sicurezza a Napoli è un argomento che non possiamo ignorare. Le aggressioni omofobe esistono, soprattutto nei quartieri popolari come Quartieri Spagnoli o Forcella, o in periferia (Scampia, Secondigliano). La notte, la prudenza è d’obbligo, soprattutto se resti solo in zone isolate. Ma rassicurati: seguendo alcune regole, puoi goderti la città senza stress. Fidati di me, ne sono la prova vivente dopo 5 anni qui!

Tra noi, il mio primo consiglio? Padroneggia i codici per mostrare il tuo affetto in pubblico. A Napoli, non è libero come a Milano o Roma. Le zone sicure per tenere la mano del tuo appuntamento: Chiaia (il lungomare), il Vomero (le colline residenziali) e il centro storico di Spaccanapoli, soprattutto lato turistico. Al contrario, dimentica i baci accentuati nei quartieri popolari o nelle metro affollate. Anche se il calore napoletano fa venire voglia di essere tattile, un po’ di discrezione evita molti problemi.

  • Dire sempre a un amico dove sei, soprattutto se esci tardi. Invia la tua posizione, di’ chi ti accompagna e avvisa del tuo ritorno. È un’abitudine di base.
  • Privilegia i taxi bianchi ufficiali, quelli con targa visibile. I tassisti “abusivi” (illegali) pullulano vicino alle stazioni e rischiano di farti pagare 3 volte il prezzo. Evita le brutte sorprese.
  • Le zone di cruising all’aperto, tipo Lungomare o Parco Virgiliano? Te lo sconsiglio. I rischi sono reali, soprattutto la notte. Le aggressioni omofobe ci sono più frequenti che a Roma. Resta sulle app o nei bar gay-friendly come Spazio Nea.
  • Tieni i numeri d’emergenza a portata di mano: il 112 per le emergenze generali e la Gay Help Line italiana al 800 713 713, anonima e gratuita. Ti aiuteranno anche in caso di discriminazione o violenza.

Giuseppe, un amico napoletano di 28 anni, riassume bene la realtà locale: Nato e cresciuto qui, il mio coming out ha scatenato una crisi familiare. Mia madre ha pianto per settimane. Oggi mi accetta, ma vivo ancora con i miei genitori per necessità economica. Impossibile portare chiunque a casa. Per fortuna, Spazio Nea è diventato il mio rifugio, il mio angolo di libertà. Napoli è una strana miscela: a volte omofoba, spesso calorosa quando penetri nella comunità. 🍹

I migliori quartieri gay-friendly (e quelli da conoscere con prudenza)

Le tue certezze: Chiaia e Vomero

Chiaia, il mio posto preferito 🌊. Quartiere chic in riva al mare, è qui che trovi Spazio Nea, il bar gay cult dove ho lavorato. Serate drag dall’atmosfera intima, cocktail a 8€, pubblico misto (locali, expat, rari turisti). Le terrazze di via Chiaia valgono anche la visita: prenota in estate per goderti la vista sulla baia.

Vomero, arroccato sulle alture, respira tranquillità 🏞️. Quartiere residenziale, attira studenti e famiglie progressiste. Niente club gay fissi, ma bar alternativi accoglienti. Un bacio discreto? Nessun problema. Ideale per passeggiate romantiche o uscite tranquille, soprattutto in estate quando la città si svuota.

Il centro storico, bohémien e vivace

Spaccanapoli, cuore artistico di Napoli 🎨. Vicoli colorati, studenti, expat… e il Kinky Bar, bar LGBT-friendly da testare. Attenzione però: scippi vicino alla metro. Un consiglio personale: tieni la borsa ben attaccata. Per gli appuntamenti, opta per le trattorie locali: la pizza e il Lacryma Christi sono imperdibili.

I quartieri dove la prudenza è d’obbligo

Evita i Quartieri Spagnoli la notte 🔴. Nonostante il suo street food leggendario, gli sguardi ostili alle coppie gay sono frequenti. Forcella? Zona da evitare: ci ho subito sguardi glaciali con un amico. Le periferie nord (Scampia, Secondigliano)? Vietate: traffico di droga e omofobia regnano. La stazione centrale dopo le 20? Stesso discorso: borseggiatori e truffe in agguato.

Il mio consiglio da insider 💬: resta nelle zone centrali all’inizio. Esplorerai il resto più tardi… e con prudenza. Napoli è come una pizza: migliore quando la condividi con le persone giuste ✨

Napoli vs il resto d’Italia: cosa ho imparato in 5 anni

Tra noi, Napoli è come una grande cena di famiglia: calorosa ma a volte soffocante. Rispetto a Roma o Milano, la scena gay qui ha il suo fascino unico. Fidati di me su questo punto.

Napoli vs Roma: l’intimità contro la gigante

A Roma, trovi decine di bar gay, ma l’anonimato domina. Qui, Spazio Nea è il nostro tesoro: atmosfera intima 🍹, cocktail e serate dove balli con il barman. La discrezione rimane d’obbligo fuori da Chiaia o Vomero. Un bacio volante nel centro storico e rischi i commenti delle mamme del quartiere!

Il budget è anche un vantaggio: alloggiare, uscire o cenare costa 30-40% meno che a Roma. Come dice Marc, il mio amico francese: “Milano sarà forse più facile, ma Napoli ti trasforma. L’autenticità delle relazioni qui è ineguagliabile.”

Napoli vs Milano: tradizione sotterranea vs metropoli cosmopolita

Milano brilla con Porta Venezia, un quartiere gay alla moda all’europea. Qui, i profili Grindr sono locali – a Milano, la comunità è un melting pot internazionale. I napoletani sono fieri delle loro radici, Milano apre le porte a tutta l’Europa.

Napoli rimane 50-60% più accessibile di Milano. Un monolocale al Vomero costa 630€ vs 1.500€ a Milano. Un espresso? 1,92€ a Napoli contro 2,50€ a Milano. A Napoli, l’autenticità ha un prezzo accessibile.

Perché scegliere Napoli?

Perché Napoli è il paradosso perfetto. Sotto il conservatorismo apparente, trovi una “famiglia gay” pronta a offrirti un espresso anche alle 3 del mattino dopo una serata a Spazio Nea. I vicoli di Spaccanapoli, i tramonti sul Lungomare 🌅, le pizze a 5€… Come resistere?

E poi, come mi ripete Giuseppe: “Milano cambia, Napoli resta. Qui, una volta superati i muri, trovi una lealtà che non hai altrove.” Quindi sì, gli inizi sono a volte difficili. Ma Napoli non ti lascia mai andare indenne. È un’esperienza che ti segna con il sigillo dell’autenticità.

La mia parola finale: la tua nuova “famiglia” ti aspetta a Napoli

Fare incontri gay a Napoli non è semplice. Integrarsi nella comunità richiederà tempo, tra discrezione e codici locali. Ma una volta perforato il guscio, scoprirai una comunità unita, calorosa come in nessun altro posto. Napoli è come un’ostrica: difficile da aprire, ma con una perla all’interno. Io che vengo dal Brasile, ho imparato a rallentare, a cogliere le sfumature del dialetto. Oggi, un’amicizia dura una vita, un bicchiere a Spazio Nea vale più di un messaggio Grindr. Le generazioni più anziane rimangono influenzate dalla chiesa, ma i 20-35enni formano una generazione aperta pronta ad accoglierti.

Il mio ultimo consiglio? Esplora l’intera città, non solo la sua scena gay. Una pizza a Spaccanapoli, il tramonto sul Lungomare, musei gratuiti come il Nazionale Archeologico – tutto nutre la tua anima. Il Vesuvio Pride mescola rivendicazione e dolce vita. Ricorda: “Napoli non è facile, ma quando ti adotta… è per sempre.” A presto per un Negroni a Spazio Nea? 🍹

  • ARCIGAY Napoli “Antinoo”: Supporto legale, salute, accoglienza LGBT+ – arcigaynapoli.org / 081 552 8815
  • Spazio Nea: Cocktail 6-10€, serate drag/karaoke. Segui @spazionea per il Napoli Pride a giugno.
  • Gay Help Line: Supporto 24/7 su legale, salute – 800 713 713 (gratuito/anonimo)

Napoli è un’ostrica: un guscio spesso, ma una perla rara all’interno. Qui, i legami si costruiscono con pazienza, ma sono di un’autenticità ineguagliabile. La mia “famiglia gay” mi ha offerto molto più di un rifugio: una seconda pelle. Allora, osa, esplora, e magari a prestissimo per uno spritz a Spazio Nea! 🍹✨

FAQ

Quali sono i quartieri da evitare per un viaggiatore gay a Napoli?

Dopo aver lavorato in diversi club di Napoli, posso dirti che Napoli ha le sue zone da evitare, soprattutto se vuoi evitare disagi. Tra noi, i Quartieri Spagnoli, Forcella e le periferie nord come Scampia sono da evitare per qualsiasi visibilità gay, soprattutto la notte. Non è solo una questione di omofobia, ma anche di sicurezza generale. Ma rassicurati, Napoli abbonda di quartieri super sicuri e simpatici per i gay. Il centro, Chiaia, VomeroSarai tranquillo lì. Fidati di me su questo punto, se resti in queste zone, potrai goderti Napoli senza paura.

Quale paese è il più accogliente per i gay secondo la tua esperienza?

Il mio cuore batte per Napoli, ma devo riconoscere che alcune destinazioni sono chiaramente più avanzate in materia di diritti LGBTQ+. Tra i paesi che conosco, Malta si distingue con la sua legge anti-discriminazione dal 2004 e l’apertura del matrimonio nel 2017. In Europa, Paesi Bassi, Belgio e Spagna sono pionieri. Quello che ho imparato lavorando nella notte è che l’apertura mentale va spesso di pari passo con la presenza di una comunità LGBTQ+ visibile – come a Madrid o Amsterdam dove tutti si mescolano senza giudizio.

Quali hotel consigli per un soggiorno gay-friendly a Napoli?

Ti condivido la mia esperienza di barman nei club di Napoli: per gli hotel, Chiaia e Vomero sono le scelte migliori. Strutture come il Grand Hotel Europa o il Palazzo Caracciolo sono super accoglienti e vicine alla vita gay. La cosa bella è che molti hotel in queste zone sono abituati alle coppie omosessuali, e puoi tranquillamente tenere la mano del tuo ragazzo nella hall senza problemi. Per budget più contenuti, ti consiglio gli airbnb a Chiaia – è più discreto e spesso più carino.

La stazione di Napoli è sicura per i viaggiatori LGBTQ+?

Tra noi, la stazione Centrale di Napoli non è un luogo gay-friendly propriamente detto. È un po’ come ovunque nel mondo, puoi trovarci persone malintenzionate, ma non deve impedirti di andarci – semplicemente sii vigile come lo saresti in qualsiasi grande stazione europea. Quello che ho imparato come guida notturna è che i problemi sorgono soprattutto la notte intorno alla stazione. Se arrivi di sera, ti consiglio piuttosto di prenotare un taxi ufficiale bianco invece di aspettare nei dintorni. Di giorno è tranquillo, ma la discrezione rimane d’obbligo per i PDA.

Napoli vale davvero la pena per un gay?

Oh là, questa domanda mi fa sorridere! Direi anche di più, mi fa ballare! ✨ Per me che sono qui da 5 anni, Napoli è una perla rara per chi cerca l’autenticità. Certo, non è Amsterdam o Berlino, ma è proprio questo che la rende unica. La scena gay napoletana è intima, unita, calorosa – un po’ come una grande famiglia. E poi chi altro può vantarsi di mangiare la migliore pizza del mondo mentre flirta con un ragazzo figo sul lungomare? Dopo aver testato diverse città, ti dico che sia tu etero, bi o gay, l’esperienza napoletana vale davvero la pena.

Dove alloggiare in tutta sicurezza a Napoli per un turista gay?

Il mio consiglio da insider è Chiaia senza esitare! È lì che si trova il mio bar gay preferito Spazio Nea, le strade sono sicure, l’atmosfera è alla moda e aperta, e troverai facilmente bar, ristoranti e locali dove i gay sono benvenuti. Il Vomero è anche una buona scelta, più tranquillo, con una clientela borghese e tollerante. E se preferisci il fascino storico, il centro è ottimo – ma resta vigile ai furti e resta nelle grandi arterie. Evita assolutamente le zone nord della città se vuoi goderti serenamente la tua visita.

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